Dacey Chiuse la porta e Misk le si avvicinò ancora, dopo aver acceso un piccolo lume.
Una luce soffusa allora lambì le pareti foderate della stanza, i raffinati comò intarsiati e l'armadio in noce del Sannio.
A quel vago e tremolante alone gli occhi ambrati di Dacey si fecero lucidi, luminosi ed enigmatici.
Come se celassero infiniti e perduti tesori che attendevano solo di essere scoperti o ritrovati.
Tesori perduti in valli irraggiungibili, o in mari inesplorati.
Tesori dimenticati in lande desolate ed ostili, o volati via in cieli stellati d'Oriente.
E lui cominciò a cercarli.
A cercarle sulle morbide e calde labbra di lei che riprese a baciare e tra le pieghe del suo abito che lo spadaccino iniziò a far scivolare via sulla pelle della ragazza come magiche carezze.
Un attimo dopo Dacey era stretta fra le braccia di lui completamente nuda.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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