Il duello, sotto gli occhi impotenti, freddi, indifferenti, di Dacey.
I due contendenti si batterono con abilità ed odio, maestria e tecnica, senza però prevale sull'altro.
Il fantasma allora si fermò a fissare gli occhi azzurri del suo avversario.
Un attimo dopo si lanciarono l'uno contro l'altro.
Il sibilo delle spade, poi silenzio.
Le loro maschere allora si tagliarono e scivolarono via.
Il Narciso Nero era di spalle e dunque Dacey non poteva vederne il volto.
Ma il viso del fantasma era ben chiaro.
E riconobbe Misk.
Questi si lanciò contro il Narciso Nero, ma l'altro fu abile a schivarlo, facendolo precipitare nel vuoto.
La guardia del corpo di Guisgard si affacciò e vide Misk disperatamente aggrappato alle lancette dell'orologio che si stavano per congiungere.
L'uomo cercò di resistere ma un attimo dopo scoccarono le sei e trenta del mattino e le lancette furono congiunte.
Un urlo lacerante echeggiò sul palazzo, con Misk schiacciato fra le lancette.
Il Narciso Nero intanto era sparito.