Vagavo nell'oscurità, tra le ombre e i fantasmi del passato.
C'era una luce lontana, una luce di ciò che sarebbe potuto essere.
Eppure ero vigile, sveglia, come intrappolata in quel mondo fatto di ombre.
Era quella la morte?
Un oblio totale e oscuro in cui perdersi per l'eternità.
Poi la sentii.
La sua mano, la sua voce.
Mi aggrappai a quella voce con tutta la forza che avevo.
E alla fine, quando la luce ormai inondava l'aria, aprii gli occhi.
Mi guardai attorno, stranita.
Ero viva.
Ero a casa.
Sorrisi a Ernot e Bafon.
"Sono viva.." sorrisi, annuendo "Direi che è un successo.." sorridendo "Mi dispiace per stanotte, avevo un piano, ma è andato tutto a rotoli.." mestamente.
Poi mi accorsi che era ormai giorno, e mi chiedevo se avessi sognato la sua voce o se fosse realmente accanto a me.
"Il capo è tornato?" chiesi ai due, preoccupata.