Fin quando ci fu l'impero romano, erano note e familiari a tutti le basi per governare e gestire territori vasti e diversi fra loro.
Ma con la fine dell'impero, i territori uscirono stravolti riguardo al loro controllo ed alla loro amministrazione.
Gli invasori germanici infatti furono incapaci di proporre nuove forme di governo e alla fine finirono per adottare quelle conosciute fino ad allora.
L'unica novità di rilievo fu la formazione di regni territoriali, gestiti dalle aristocrazie barbariche degli invasori.
Sono i famosi regni romano barbarici, così definiti perchè nascevano appunto dall'unione delle caratteristiche dei barbari con diversi aspetti del mondo greco romano.
Spesso però questi regni erano vulnerabili, piccoli e mal gestiti.
Diversi si dissolsero in breve tempo, mentre alcuni riuscirono ad integrarsi con i valori e le caratteristiche dei poli della religione (la Chiesa) e della cultura (gli intellettuali del mondo latino), come il regno dei visigoti in Spagna e quello dei franchi in Gallia.
I regno romano barbarici rappresentano un momento fondamentale nella nascita del nuovo periodo storico chiamato medioevo.
Da questi regni infatti prendranno forma quelle che saranno alcune delle future monarchie territoriali che governeranno l'Europa nei secoli seguenti.
I regni romano barbarici più importanti furono i sette regni anglosassoni in Britannia (tre di fondazione sassone, tre di fondazione angla ed uno di fondazione juta), quello dei visigoti nella penisola Iberica (dove i visigoti riuscirono a scacciare i vandali e ad assorbire il regno degli svevi), quello dei franchi in Gallia (dopo aver avuto la meglio sui visigoti e sui burgundi), quello dei vandali in Africa (fino all'arrivo nel VI secolo dei bizzantini che li annientarono) e quello particolarissimo degli ostrogoti in italia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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