Una risata e poi un cenno.
“Aspettate...” disse il giovane dai capelli mori a Gwen ed ai suoi due compagni di viaggio “... vi siete offese? Forse prostitute suonava meglio di sgualdrinelle?” Divertito. “Comunque è un peccato che mi sia sbagliato...” fissando le due fate in incognito e strappando un sorriso maliziosa a Selia.
“Resta che siete un cafone.” Però guardandolo.
E lui rise di nuovo.
“E' vostro questo castello?” Chiese Daniel.
“Il castello?” Ripetè il giovane. “No, è vostro, che domande. Non vedete che sugli stendardi ci sono i vostri tre nomi.” Sarcastico.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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