Il portone si aprì ed entrarono nel maniero, ritrovandosi in un largo e spoglio cotile di pietra.
Da qui giunsero in un'ampia corte, dove alcuni domestici stavano accendendo le lampade visto l'imminente arrivo del crepuscolo.
Un vento forte sibilava tra le murature e soffiava tra le alte torri.
Il giovane dagli occhi scuri chiamò uno dei domestici.
“Conduci questi ospiti nelle stanze libere...” disse, per poi voltarsi verso Gwen, Selia e Daniel “... perdonate la mia innocenza ed ingenuità...” sarcastico “... tre, due o una sola stanza?” Ridendo malizioso. “Sapete, non conosco i vostri rapporti...” divertito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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