Continuava ad agitarsi nel sonno, quella strana parola mai sentita, quella stretta così salda, che quasi mi fece sussultare.
Chissà quali incubi offuscavano la sua mente, e non poteva essere altrimenti, dopotutto, visto quello che gli era capitato.
Ma ora era al sicuro, e solo questo contava.
Per ora..
"Per ora" era meglio di niente, pensai.
Poi si svegliò, di soprassalto, con un'aria spaventata e un'espressione inquieta.
Eppure non lasciò la mia mano.
Per un istante mi pietrificai.
Che faccio adesso?
Avevo pensato che poteva svegliarsi da un momento all'altro, sì.. ma un conto era pensarlo un conto vederlo accadere sotto i miei occhi.
Forse dovresti andartene..
Ma ormai era troppo tardi, per andarmene non sarei mai dovuta entrare.
Ora ero lì e volevo saperne di più, volevo sapere il suo nome, da dove veniva.
Che potevo dirgli?
"Chi osa irrompere in questo sacro luogo?" è di norma l'unica frase che abbia mai rivolto ad un uomo.
Presi un profondo respiro, alzando lo sguardo su di lui che guardava il muro.
"Va tutto bene.." cercai di tranquillizzarlo dolcemente "Sei al sicuro adesso.." sorridendo piano.
Ultima modifica di Clio : 25-08-2016 alle ore 17.49.44.
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