Lo guardavo disorientato e stranito.
Come poteva essere altrimenti, dopotutto?
Un incidente del genere, non era certo da tutti i giorni.
"Ti farò preparare un infuso.." annuendo, a quelle parole sulla testa.
Poi arrossii a quelle parole.
"Beh, ecco.." tentennai "Io e..".
Che gli avrei detto?
Che anche io ero un'ancella?
Già e perché non hai la lingua mozzata?
Giusto!
Doveva venirmi in fretta un'idea.
"Io e le mie ancelle..." dissi infine, che per lo meno era la verità "Perché? Ti abbiamo medicato male?" con gli occhi spalancati.
Dopotutto che ne sapevo io di come si medicavano delle ferite?
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