Sorrisi a quelle parole sul mio abito.
Non mi ero mai soffermata a pensare a come potesse sembrare quel leggero abito bianco, non mi ero mai chiesto se era bello o raffinato.
Sapevo solo che era comodo, che non mi intralciava nel combattimento, nulla di più.
Però mi piaceva l'idea che gli piacesse, anche se non sapevo dire perché.
Arrossii appena, sorridendo a quelle parole sul mio finto padre.
"Geloso di me?" ripetei, con uno strano sorriso, come se volessi afferrare il significato di quelle parole.
Ripensai ai libri, e ai padri che tenevano le figlie segregate per paura, per proteggerle, ma anche agli innamorati che erano gelosi delle loro amate.
Arrossii a quel pensiero.
Su, Clio, non esageriamo..
Quel lieve contatto mi fece sospirare, senza che potessi fermarmi, poi sorrisi.
Già, bella domanda...
"Perché morire per un incidente mi sembrava davvero stupido..." sospirai "E se l'avessi detto a mio padre saresti morto lo stesso, così ho pensato che portandoti qui di nascosto avresti avuto una possibilità..." sorrisi "Dopotutto nulla accade..." mi bloccai, prima di completare la formula rituale "Per caso.." dissi solo "Non credi?" sorridendo.
"Dunque chissà, magari c'è un motivo per il quale sei piombato giù dal cielo a pochi passi da questa torre..." sorridendo "Non potevo credere che il tuo destino fosse sopravvivere all'incidente e morire poi per mano di mio padre..." sorridendo divertita "Sarebbe un destino infame, non credi?".
|