Icarius strinse la mano di Clio nella sua, fissandola con uno sguardo azzurro e sicuro, tanto da scacciare, anche se solo per un istante infinitesimale, ogni dubbio e paura dalla sua mente, mentre il rosato alone dell'albeggiare invadeva pian pian ogni angolo della torre, spazzandone via le ombre.
Almeno quelle che si potevano vedere.
“P-o-s-s-o c-o-n-s-i-g-l-i-a-r-e” disse Pipita “d-i r-i-v-e-d-e-r-e l-a s-u-a d-e-c-i-s-i-o-n-e, c-a-p-i-t-a-n-o?”
“No.” Sentenziò Icarius, sempre con gli occhi fissi in quelli di Clio. “Piuttosto, avrei bisogno di farmi un bagno...” sorridendo alla ragazza.
“B-o-n-t-à D-i-v-i-n-a, q-u-e-s-t-i A-f-r-a-g-o-l-i-g-n-o-n-e-s-i, c-h-e u-o-m-i-n-i i-m-p-e-n-t-u-o-s-i e-d i-p-o-s-s-i-b-i-l-i...” cigolò preoccupato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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