Non credevo che nella vita ci si potesse sentire così.
Che esistessero emozioni così intense e profonde, che ci si potesse sentire così completi e appagati.
Eppure forse appagati non era l'aggettivo migliore.
No, perché più lo baciavo, più quelle emozioni diventavano forti, più desideravo quel bacio.
Desideravo stringerlo a me, desideravo che non finisse mai.
Quel gioco di labbra che si cercavano, trovavano e rincorrevano, le mani che avide scorrevano sul suo corpo.
Quella distanza che era sempre troppa tra di noi.
Poi quel sussurro, com'era bello il mio nome sulle sue labbra, aprii gli occhi e mi trovai specchiata nei suoi.
"Sì, Icarius?" mormorai piano, con gli occhi sognanti, restando vicinissima a lui.
|