A fatica Nyoko raggiunse la sponda del lago, impugnando la sua spada che non smetteva di emanare un potente alone energetico.
Un attimo dopo un sordo boato fece tremare ogni cosa.
Allora le acque si incresparono per poi esplodere di schiuma e schizzi impazziti.
Emerse così ancora una volta quel mostro in tutta la sua ferocia primordiale.
Era un gigantesco serpente dal cui ventre spaventose teste si articolavano, ringhiando e sbavando senza fine.
I suoi occhi di odio allora videro Nyoko che si mostrava a quella blasfema visione quasi come fosse vittima di un inesorabile olocausto.