"Che razza di assurdità vai blaterando?" guardando Abelardo allibita "Loro messaggere del Cuore?" risi "Ma vi è dato di volta il cervello? Il Cuore parla attraverso di me.." sentenziai.
"Io sola ho il potere di conoscere il suo volere, e se vuole parlarmi non manda intermediari.." scossi la testa, spazientita.
"Dì alla sacerdotessa di stare al suo posto.." sentenziai "Io vado nella sala del Cuore..".
Era assurdo, la sacerdotessa che diceva tali assurdità.
Che le prendeva che non riusciva più a stare al suo posto?
Salii i lunghi gradini silenziosamente, c'erano troppe emozioni ad offuscare la mia mente, e cercai di lasciarmele alle spalle, gradino dopo gradino.
Quando giunsi in cima avevo allontanato ogni pensiero, come il rito richiede.
Allora entrai dove io sola potevo accedere, nella Stanza del Cuore.
Raggiunsi la teca dove l'intensa luce verde non si spegneva mai.
Incrociai le braccia sul petto e poi le distesi davanti a me.
Sentii il potere del Cuore pervadermi intensamente.
Ogni fibra del mio essere era parte di quel potere.
"Il Cuore di Giada è il mio Cuore..." mormorai le parole rituali.
"Sono qui.." sussurrai poi, chiedendomi quale messaggio potesse darmi.