Immersa nella sua vasca, col mormorio dell'acqua, il profumo della schiuma ed il vapore soffuso che rendeva tutto umido e cago, Clio fu raggiunta ancora dai suoi pensieri, dai ricordi, dalle sensazioni e dalle sue paure.
Ma ad interrompere tutto ciò ci pensò Abelardo, che svolazzò dalla porta socchiusa, per poi appollaiarsi sul bordo della vasca.
“Inquieta...” disse fissandola “... inquieta eh, ragazza mia... non ti nascondo che spero di non rivedere più quel tipo... sarebbe la soluzione migliore...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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