Il mare si gonfiava sempre più ed il cielo si oscurava.
Lampi fiammeggiavano tra nuvole scure come pece e sordi boati tuonavano spaventosamente intorno alla Seagull in balia delle acque.
Alcuni marinai caddero in mare e scomparvero, mentre la nave imbarcava sempre più acqua.
Hiss trovò il modo di aggrapparsi a delle bombole di ossigeno bloccate alla parete, tenendo Gaynor stretta a lui.
Ma tutto sussultava, gettando mobili a terra e lanciando ogni tipo di oggetto qui e là.
Lion raggiunse un oblò e restò bloccato dallo spavento.
“Non è una tempesta...” disse fuori di sé “... è il mostro che genera onde giganti... che sputa fiamme simili a tuoni e col fumo poi oscura il cielo...”
Un altro urto ancora, stavolta decisivo.
La Seagull si spezzò in due e un'onda gigante travolse lo scafo lacerato.
La furia dell'acqua avvolse Gaynor, ma Hiss la prese per un braccio.
Ma la potenza dell'onda era troppo per un uomo ed alla fine strappò la ragazza dalla sua mano.
E l'ultima cosa che la diva vide furono gli occhi azzurri di Hiss arrossati dall'impeto dell'acqua salata.
Poi tutto si fece buio e silenzioso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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