Accolsi con piacere l'invito a cenare con loro. Elisabeth sembrava ancora più radiosa: la presenza del cavaliere le colorava il viso e sprizzava gioia da tutti i pori.
Mentre la tavola fu apparecchiata notai Elisabeth discostarsi da noi, come se volesse cercare rifugio presso l'angolo buio della cucina. Notai che la sua espressione gioiosa si era tramutata in una sorta di maschera tesa. Pensai subito che qualcosa l'avesse turbata. Ripensai allora ai discorsi che stavamo facendo, ma non notai nulla di così preoccupante da farle cambiare espressione...
Aspettai che le emozioni fossero esternate da ella stessa
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