Per poco non cacciai un urlo quando mi resi conto che la freccia lo avrebbe colpito.
Sentivo il cuore battere sempre più forte, sempre più intensamente.
Ma poi mi resi conto che era solo un taglio e sospirai di sollievo.
Il Cuore vuole il suo tributo di sangue, dopotutto.
Penombra e silenzio.
Silenzio e penombra.
Tutto sembra uguale nel labirinto che sembrava senza fine, senza meta.
Poi, accadde qualcosa.
come se la terra franasse sotto i suoi piedi.
Dal cigolio metallico si poteva intuire la presenza di un meccanismo.
Un attimo, e tutto mutò.
Le pareti si mossero, si spostarono, si scambiarono.
Ora, una nuova scelta.
Mantenere la via scelta, o imboccare uno dei cunicoli che ora si aprivano davanti a lui.
Il cuore batteva forte.
Sempre di più.
Chissà cosa avrebbe fatto.
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