La luce cominciava man mano a calare, l'aria si faceva ancor più umida e tutto intorno diveniva incerto, inquietante.
Come una discesa nell'Oltretomba, Icarius si addentrava in quella serie di cunicoli e gallerie, archi e volte, simile ad un Teseo in cerca del terribile Minotauro.
Avanzava adagio, prudente, con i sensi all'erta per quanto potessero servire in quell'Averno di mistero e penombra.
Poi un passo incerto ed una botola scattò.
In un attimo il pilota sentì la terra sotto i piedi venire meno e poi cominciò a scivolare.
Solo un degno riflesso gli permise di aggrapparsi al bordo della botola e di non precipitare.
Si tirò su e riprese il suo incerto cammino verso l'ignoto.
Tutto ciò Clio vide attraverso lo specchio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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