La sua voce, la sua voce al di là della porta.
Amor mio...
Avrei voluto chiamarlo, avrei voluto dirgli che ero lì, ad aspettarlo.
Ma non potevo.
Non ero più Clio ormai.
Ero il Lupo Bianco.
Il rituale stava per cominciare.
Mi avvicinai al Cuore, per compiere il consueto saluto rituale.
Impugnai le mie armi, e mi diressi al centro della stanza, sul gradino più alto della scalinata.
Da lì avrei accolto Icarius, da lì sarei scesa per affrontarlo.
Chiusi gli occhi, e sussurrai le parole rituali.
Allora una grande luce mi attraversò: la luce del Cuore, insieme al suo potere.
La trasformazione ebbe così inizio.
La guardiana divenne il Lupo, e Icarius si sarebbe trovato davanti unicamente il Lupo Bianco.
Un gigantesco e minaccioso spirito con le sembianze di un feroce Lupo, reso bianco dalla luce intensa del Cuore.
Al di là di quell'incanto, c'ero io, con la spada e lo scudo in pugno.
Sarei stata lì, eppure celata ai suoi occhi.
Quando la trasformazione fu completa, la porta si aprì, e Icarius si ritrovò nella stanza del Cuore.
"Chi osa entrare in questo sacro luogo?" tuonai, con la voce del Lupo.