Quello scontro era diverso, o forse io ero diversa.
Celata dall'incanto del Lupo, potevo vedere il suo viso, la sua espressione.
E mentre il mio corpo rispondeva e ricambiava i suoi attacchi il mio cuore raggiungeva il suo, facendomi rivivere quei momenti intensi e meravigliosi che ci avevano consacrato l'uno all'altra.
I suoi occhi colmi di determinazione erano vicinissimi ai miei
Così vicini da potermici specchiare.
Mentre si avvicinava al mio viso, per poi incatenare le mie labbra.
Era una danza sempre più serrata e incalzante, dove ci studiavamo, ogni mossa, ogni movimento poteva essere prezioso.
I nostri corpi attorcigliati ormai erano un tutt'uno, così come lo erano i nostri cuori, e quel crescendo di passioni e di emozioni sembrava non dover finire mai.
Un colpo, un altro, una schivata e un colpo ancora.
Un fendente, una finta, un altro attacco.
Le sue labbra su di me, lasciavano incandescenti brividi al loro passaggio, mentre le sue mani mi esploravano, con tutta la delicatezza del mondo.
Non riuscivo a pensare, non riuscivo a concentrarmi.
Avanti Clio..
Dovevo pensare a combattere, e nient'altro.
Eppure ad averlo così vicino era impossibile dimenticare, impossibile tenere lontana la mia mente e il mio cuore da quei momenti unici e speciali, unicamente nostri.
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