Il mio nome.
Il mio nome gridato a gran voce.
D'un tratto mi ritrovai tra le sue braccia.
Com'era caldo e dolce quell'abbraccio.
Aprii gli occhi, a fatica.
"Non potevo dirtelo..." sussurrai, sfiorandogli la guancia con la mano, con le poche forze che mi rimanevano "Perdonami, Amore..." sussurrai pianissimo.
Sentivo le forze venire meno, mi sentivo sempre più debole.
Finchè non accadde.
Il mio corpo venne invaso da una luce intensa, e sollevato da terra, sotto gli occhi di Icarius.
Sentii l'energia del cuore attraversarmi, intensamente, la sentii risanare la mia ferita e ridare forza alle mie membra stanche.
E poi, il momento solenne.
Vestita di luce, ora ero in piedi davanti ad Icarius, sempre tenuta in aria dalla forza del Cuore.
Il giuramento.
Il giuramento che avrebbe decretato la mia sconfitta e mi avrebbe consegnato definitivamente alla schiavitù.
Delle catene di ferro si materializzarono sui miei polsi, sulle caviglie, e sul collo.
Simbolo imperituro della mia condizione.
La libertà, non era mai stata un'opzione.
Così, con gli occhi velati di tristezza, guardai Icarius e iniziai a recitare le parole rituali.
"Al Cuore di Giada serve un cuore per battere
Il mio cuore è il Cuore di Giada
Il padrone del Cuore è il mio padrone
Il destino del padrone è il mio destino
Il volere del padrone la mia legge"
Mancava una frase, una frase a completare il giuramento che avrebbe consacrato la mia schiavitù.
Anche se essere schiava di Icarius non mi sembrava poi così terribile.
Ma restava il fatto che non sarei mai stata libera.
Non avrei mai potuto fare una scelta che fosse solo mia, nemmeno amare.
Era comunque un destino amaro.
Anche se più dolce di quello che mi avrebbe aspettato se avessi ucciso l'uomo che amavo.
Poi la sentii, un'energia ancora più intensa mi Attraversò.
E il Cuore parlò attraverso di me.
"Ma se il cuore del padrone appartiene alla guardiana
Se quello della guardiana appartiene al padrone
Allora sarà lei la padrona del Cuore di Giada
Perché non occorreranno più catene
Padrone e guardiana sono già una cosa sola
Al Cuore di Giada serve un cuore per battere
Ma due cuori innamorati lo renderanno invincibile"
Le avevo pronunciate io quelle parole, eppure non ne avevo coscienza.
La profezia.
La profezia si era avverata la profezia era reale.
Allora ero...
non riuscii nemmeno a pronunciare quella parola, che avevo a malapena osato sognare.
Ma quando le catene si spezzarono, andando in mille pezzi, tutto fu chiaro.
Allora il Cuore mi fece scendere delicatamente a terra, e io potei correre da lui, gettandogli le braccia al collo, per poi baciarlo intensamente.
"Era questo..." sussurrai, con le lacrime di gioia "Questo era il mio desiderio..." mormorai, felice, felice come non lo ero mai stata.
"Sono libera amor mio..." esclamai, quasi senza crederci "Libera... per sempre.."