Quei baci, quelle carezze ardite.
Quei corpi che si sfioravano, e mani che si cercavano.
La felicità più completa era lì, ad aspettarci.
Ma poi, si udirono dei passi.
Mi bloccai immediatamente.
"Vestiti!" In tono perentorio, per poi sbuffare "Accidenti..." Mormorai piano, per poi baciarlo dolcemente.
Rammentai le parole del cuore sulla sacerdotessa Penelope.
"Potrebbero esserci guai in vista..." Guardando la porta.
"Ma niente che possa impensierirci.." Sfiorando il suo naso col mio.
In quel momento realizzai davvero che ero libera e potevo fare ciò che volevo.
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