“Da un amico...” disse Icarius, aiutando Clio a salire sul carretto … colui cioè che non solo mi ha prestato questo mezzo di locomozione, ma soprattutto mi ha dato la spada per vincere e riscattarti dalla torre...” Salì con agilità anche lui sul carretto “... andiamo...” spronando il cavallo.
Attraversarono così quello scorcio di foresta che odorava di pioggia, a causa del temporale appena concluso.
Porzioni di cielo si aprivano tra le alte nuvole, liberando lembi di firmamento screziato da infinite stelle.
“Le stelle...” mormorò lui “... impossibili da contare... è per le stelle che forse ho deciso di diventare un pilota spaziale... volare libero e raggiungerle... nessuno c'è mai stato su ognuna di esse... ma io si... questo sognavo da piccolo... di arrivarci e vederle tutte... e farle mie, con tutti i loro desideri...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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