Dalla stanza non proveniva alcun rumore, per cui girai la maniglia ed entrai. Hiss era sul letto come lo avevo lasciato.
"Caro, ho qui del cibo..." gli dissi, raccontandogli come avevo fatto ad averlo. "Finora la fortuna è stata dalla nostra parte, speriamo non ci abbandoni sul più bello..."
Spinsi quella sorta di sacca con il cibo sotto al letto insieme alla brocca, poi aiutai Hiss a girarsi su un fianco, con le spalle alla porta. "Devi stare girato così, verso di me... io mi siederò in terra e ti imboccherò, in modo che, se quella donna dovesse tornare, io avrò il tempo di sgusciare sotto il letto e tu, girato di spalle, potrai ingoiare senza che lei ti veda..."
E così feci, sedendomi con le gambe già sotto il letto e cominciando ad imboccarlo piano.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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