Quel gioco, divertente e sensuale allo stesso tempo.
Quell'acqua che mi schizzava, all'improvviso finendo sul mio viso sui miei capelli.
Cercavo di difendermi, di ripagarlo con la stessa moneta.
Allora a mia volta lo schizzavo, per poi ridere, una risata liberatoria e incontrollata.
Ma lui continuava, arrivando a sfiorare le mie gambe.
"Va bene.." risi, cercando invano di sistemarmi i capelli.
"Va bene mi arrendo..." continua, ridendo quando una quantità d'acqua ancora maggiore mi aveva raggiunto.
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