Neanche Icarius riuscì più a resistere.
Non poteva continuare a guardarla, a limitarsi a toccarla, ad insaponarla e lavarla.
Non poteva, non era più in grado.
Allora la baciò, la strinse a sé, col corpo tutto insaponato e si chinarono in quell'acqua diventata ardente, infuocata, come la loro pelle.
Lei stesa con la schiena contro il bordo e lui sopra di lei, fra le sue gambe, con la bocca sui suoi seni.
E la fece sua.
A lungo, con passione, più volte.
Con vigore e passione i loro corpi incresparono l'acqua, riversandone grosse quantità a terra, schizzandone ovunque fuori dalla vasca.
E in tutto ciò mentre il vapore velava ogni cosa, rendendo quel luogo incantato e bagnato.
Tutto ciò scandito dai gemiti e dalle urla di Clio.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|