Altea continuò a sognare...
Il bel capitano con i suoi occhi azzurri continuò a guardare la regina ed a sorriderle con fare irriverente.
Poi le si avvicinò ancor più, tanto che i loro respiri si intrecciavano nella fresca brezza della sera.
“Non sono forse io” disse “un sacerdote? Sono qui al cospetto della mia unica dea... il mio compito non è proteggerla? Ma anche venerarla? Sognarla ed invocare il suo sguardo, le sue attenzioni?” I suoi occhi scesero sull'intera figura di lei, con desiderio. “Sono vostro servo e sacerdote, altezza...” inginocchiandosi ai suoi piedi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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