“In verità” disse sorpreso Stin “sembra un palazzo, almeno visto dall'esterno...”
“E' un palazzo adibito oggi a chiesa.” Sbottò il monaco. “E' forse vietato? Bisogna scegliere con attenzione un luogo prima di eleggerlo a Casa del Signore?”
“No, certo...” fece Stin “... certo... però...”
“Però?” Ripetè l'austero monaco.
“Però noi abbiamo captato un messaggio...” spiegò Stin “... onde elettromagnetiche e ci chiedevamo se nei pressi ci fosse, non so, un'officina, una fabbrica o magari qualche laboratorio...”
“Qui c'è solo una chiesa.” Seccato il monaco. “Volete forse confessare le vostre colpe? Espiare i vostri peccati? Recitare Salmi ed Orazioni? O magari accendere qualche Cero davanti alla Vergine Maria o ad uno dei Santi? In tal caso entrate pure, altrimenti andatavene e lasciate che un povero frate eserciti serenamente il suo Ministero.”
“Perdonate se vi abbiamo importunato...” mormorò Stin.
Il monaco annuì e richiuse la porta.
“Accidenti...” fece Gillen “... era un po' severo...”
“Già...” annuì Selia, per poi guardare Gwen.
“Eppure” Stin fissando lo scanner “il segnale sembra giungere proprio da questa chiesa...” perplesso.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|