Hiss annuì e fece cenno a Gaynor di seguirlo.
Così entrarono in quel passaggio buio ed angusto.
Lo percorsero per un buon tratto, quando all'improvviso sentirono la terra mancare loro sotto i piedi.
Precipitarono così nel vuoto, finendo in una sorta di acquitrino maleodorante.
Hiss cercò di restare a galla e tenutosi saldamente ad alcune catene riuscì infine ad afferrare anche Gaynor.
“Tesoro...” disse scuotendola “... sputa e cerca di non ingoiare... sputa, quest'acqua è come minimo venefica... sputa...”