Quel bacio li unì, incatenando le loro bocche, intrecciando le loro lingue e stringendoli l'uno all'altra.
E si baciarono con passione, scivolando l'uno sull'altra, rotolando fra le lenzuola, completamente nudi e in balia di quella meravigliosa eccitazione.
E si amarono.
Icarius la fece sua, con il suo impeto, il suo vigore, il suo desiderio.
Clio ne avvertì l'ardore, la forza, la passionalità.
Quell'uomo l'aveva spinta a conoscere le gioie dell'amore, la bellezza della sua estasi e dove sapeva condurre il piacere più appagante.
Il suo corpo ancora non del tutto libero dall'essere acerbo d'amore, come uno strumento vibrava fra le mani della sapiente virilità di lui.
E lei docile lo seguì lungo la straordinaria strada dell'amarsi.
Insieme raggiunsero le vette più alte del gioia e dell'intima fusione.
Tra piacere e dolore, si spinsero oltre.
Dove la morale dell'amore, il suo essere assoluto, riempiva l'anima ed il cuore.
Attraversarono i capricci ed i misteri dell'amore, della sessualità e del reciproco appagamento.
E provarono tutto ciò a lungo, più e più volte.
Ed ogni volta ricominciarono.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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