Eisa rispose a Dacey con una risata.
“Che patetica...” disse Taddeus alla donna “... ti credi una sensitiva, amante dello spirituale e della poesia... credi persino di essere romantica ed animata da chissà quale sentimento di amore e fratellanza... invece sei un essere meschino e bugiardo... e farai la degna fine che meriti...”
“Lo vedremo.” Eisa.
“Siamo arrivati, signora.” Uno dei soldati.
“Bene, atterriamo.” Annuì Eisa.
Il veicolo atterrò e tutti loro scesero a terra.
Erano su un'isola misteriosa, dall'aspetto inquietante e misteriosi e bestiali versi echeggiavano intorno a loro.
“Portiamoli dal professore.” Ordinò Eisa.