Altea era ormai la regina...
Incitato come uno stallone lanciato nel vigoroso galoppo, così la regina teneva teso ed ardente il corpo del suo virile capitano, godendo entrambi per quella folla corsa d'amore.
E raggiunsero insieme il piacere, più volte, con un'intensità tale che la donna quasi perse i sensi, restando aggrappata con le unghie quasi nella pelle di lui, gemendo forte fra le braccia del suo amore.
“Amore...” disse lui tra sussurri e gemiti “... amore mio...” stringendo esausto il corpo di lei contro il suo.
E col volto rigato dal sudore ed i capelli bagnati davanti al volto la baciò.
Assaporando la sua bocca e la sua lingua.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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