Sorrisi a Gillen e ci venne poi data una stanza.
"Sei pronto?" chiesi con un sorriso, mentre disponevo il tutto.
Lasciai la camera al buio, per permettermi poi di evocare delle fiammelle, che feci disporre attorno a noi e che fluttuavano dolcemente in aria.
Presi poi un piccolo cofanetto in legno, come se fosse la cosa più preziosa al mondo, lo aprii ed presi la piccola boccetta in cristallo, la quale conteneva al suo interno un liquido chiaro perlaceo.
Mi voltai verso Gillen, che era con me nel cerchio, nel palmo della mia mano destra si formò una piccola nube colorata, e feci unire le nostre mani.
A quel punto il rituale iniziò.

I minuti passavano, mentre io instancabilmente continuavo a pronunciare quelle parole.
Quelle parole che avrebbero cambiato la nostra vita.
"Bí láidir, mo ghrá... Sii forte, amore mio..." sussurrai infine, poggiando un dolce bacio sulla fronte di Gillen, mentre sfioravo il ciondolo con la mano e lo aiutano poi a sedersi sul letto vicino, era normale che si sentisse un po' frastornato.
"Bevi questa, ora... Non avrai effetti evidenti... Come ti senti?" Dissi dolcemente, mentre gli porgevo la fialetta.
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