Gaynor non conosceva bene la storia.
Ciò che si diceva e si raccontava sul penitenziario di Nolis.
Alcatraz in confronto era un asilo nido.
Fuggire da Nolis era praticamente impossibile.
Da vivi almeno.
Da morti era decisamente più semplice.
Il penitenziario Nolisiano si ergeva sui resti di un'antica fortezza trasformata in carcere di massima sicurezza alla fine del XIX secolo.
Negli anni sessanta del XX secolo era stato praticamente reso un bunker inaccessibile.
I monti che lo circondavano erano attanagliati dal freddo per buona parte dell'anno e quando le temperature diventavano più miti allora il pericolo era rappresentata da interi branchi di lupi famelici a caccia di cibo.
Il buon Frank Morris sarebbe morto solo tentando la fuga se fosse stato davvero rinchiuso a Nolis, mentre Clint Eastwood non sarebbe fuggito da lì neanche se gli fosse stato scritto in un copione cinematografico.
Tuttavia, pareva, qualcuno poteva esserci riuscito.
Gaynor tornò a casa, si accese una sigaretta e prese il cellulare, tornando così alla sua grigia quotidianità.
Ma ad un tratto udì un rumore provenire dal bagno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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