Iasevol sorrise.
“Beh, non è ultimata, anzi, tutt'altro...” disse a Clio “... però si, certo... vieni...” ed uscirono dall'ufficio.
Scesero nei piani bassi del centro, dove c'erano macchinari e strumenti di ultima generazione.
Attraversarono un lungo corridoio, fino a raggiungere una specie di hangar sotterraneo.
Qui, in una sorta di pista circolare, un'auto dai tratti e le forme futuristiche ed aerodinamiche veniva testata su diversi tipi di asfalto, con sbalzi di temperatura costanti e sottoposta ad ogni sorta di forza vettoriale.
“Eccola...” indicò Iasevol a Clio.