Sorrisi a Iasevol e lo seguii docilmente nei sotterranei dove mi aspettava la bellissima macchina.
Ora tutto era diverso, ora tutto mi era chiaro.
Mi piaceva l'idea di capire come avrei interagito con il secondo pilota.
Era molto utile, anche considerando che se dovevo affiancare i piloti, o il pilota scelto, nell'addestramento sarei poi stata io il secondo pilota.
Ed era un ruolo molto importante.
Così salii in macchina e annuii al mio secondo pilota.
Ora tutto era chiaro e limpido, come se avessi sempre guidato.
Con naturalezza accesi la macchina e poi, come fosse la cosa più normale del mondo, partii alla massima velocità.