“Non è colpa tua, Clio...” disse Iasevol, mentre il furgoncino li riportava al centro “... siamo una squadra, quindi si vince e si perde insieme... gli insuccessi fanno parte del gioco...” arrivarono al centro.
Allora lo scienziato chiese alla ragazza di seguirlo nel suo ufficio.
“Clio...” fissandola “... devi adattarti alle tue capacità... sei un androide, non un semplice robot... parte di te è umana... per buona parte sei una ragazza normale, quindi hai bisogno di apprendimento, assimilazione, adattamento, proprio come una normale persona. Poi ovvio che le tue capacità rendono questo processo molto più rapido. Perciò non puoi e non devi rammaricarti più di tanto, ma solo pensare a migliorare.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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