Restai davvero perplessa da quel comportamento di Gur.
Era di quello che parlava mio padre quando diceva che gli uomini rincretiniscono davanti a una bella ragazza e abbassano completamente le difese?
Quel contatto non voluto mi turbò, avevo imparato che c'erano dei rigidi codici di comportamento sul contatto tra esseri umani, che comprendeva il fatto che una donna non potesse essere toccata contro il suo consenso.
Ma per sua sfortuna io non ero una ragazzina indifesa.
Il mio corpo reagì all'istante, con precisione e lucidità.
Presi con decisione il suo polso, e il suo collo così vicino, lo colpii e lo aggrovigliai su se stesso senza fare la minima fatica.
Era a terra, tenuto fermo da un mio piede che premeva sulla sua spina dorsale, mentre avevo un suo braccio in mano, in leva.
Più tiravo, più si faceva male.
Mi bastava veramente pochissimo per spezzarglielo.
"Non credo che saresti in grado di guidare, sai?" dissi, pacatamente, mentre tiravo il suo braccio sempre di più e affondavo il mio piede sulla sua spina dorsale.
"Potrei fare in modo che tu non possa guidare mai più.." sempre pacatamente "O peggio..".
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