"Sono solo una donna..." risposi, sempre pacatamente "Che tu non avevi nessun diritto di toccare.." sottolineai.
Non mi spostai, né smisi di premere sulla schiena o di tenere il braccio in leva.
Provai una sensazione strana, uno strano e recondito.. piacere, in quel momento.
Non sapevo se fosse normale o meno, ma non potei evitarlo.
Che dovevo fare con lui?
Le mie capacità di corpo a corpo avevano superato abbondantemente quel test.
Ma ora?
Decisi che non spettava a me decidere, così con un colpo secco sulla nuca gli feci perdere conoscenza, e solo allora lasciai la presa.
Ne avrei parlato col professore.
Lo presi di peso e lo portai nello studio di Iasevol, bussando per vedere se era tornato.
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