Iasevol sorrise a Clio ed annuì.
La ragazza uscì e raggiunse il cortile, dove l'irriverente pilota si trovava, diretto verso l'uscita del centro.
Oltrepassò il cancello e si guardò intorno.
“Bene, sono nel bel mezzo di un luogo isolato...” disse sbuffando “... mi chiedo come potrò tornarmene in città...” scuotendo il capo “... che giornata del cavolo...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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