Arrossii appena a quelle parole di lui, ma fortunatamente non lo vide perché non si voltò verso di me.
Ma infondo sapevo che era solo il mio aspetto a fargli quell'effetto.
Dopotutto non mi conosceva nemmeno.
E se sapesse chi sei, scapperebbe...
Abbassai lo sguardo, diventato per un istante malinconico.
Quelle cose erano per le donne, non certo per un androide come me.
Chi vorrebbe una macchina?
"Solo ragazze facili, eh.." con un sorrisetto che voleva sembrare divertito e distante "Contento te.." sospirai appena "Dopotutto non sai niente di me... nemmeno il mio nome..." posando la testa sul sedile e voltandomi verso di lui.
Poi parlò della macchina e io cercai di concentrarmi su quello che era l'obbiettivo primario.
"Io non so bene come funzionerà una volta che la macchina sarà pronta.. io mi occupo dei test, di monitorare i dati e tutto il resto.." scossi la testa "Per ora non può nemmeno uscire dal laboratorio, voglio dire... oggi è la prima volta che succede... c'è ancora molta strada da fare.. perché nessuno riesce a tenerla... finchè non le troviamo un pilota siamo bloccati.." sospirai, bevendo un altro lungo sorso di birra "E la signorina non è certo facile da gestire..".
Risi piano a quelle mie parole, mentre la mia mente cominciava a fare strani collegamenti.
"Infondo un auto non è tanto diversa da una donna, no?" con un sorriso vagamente malizioso "Ci sono quelle che possono essere guidate da chiunque.... poi ci sono quelle per pochi, e poi c'è lei.. che è un po' come quelle donne che aspettano anche una vita intera quell'unico uomo che le meriti.." con un sorriso beffardo.
"Quindi effettivamente non mi stupisce che tu non voglia guidarla.... meglio guidare auto più facili e maneggevoli, no?" con gli occhi nei suoi "Piuttosto che imbarcarti in qualcosa che potrebbe richiederti molto più di quanto tu sia disposto a dare.." con voce calda e profonda.
Ero stupita da me stessa, non sapevo bene da dove avessi preso quelle informazioni, certo non nel mio database.
Ero confusa, e sicura contemporaneamente.
Una sensazione strana, inebriante e nuova.. ma bellissima.
Poi quelle parole sull'essersi rammollito mi scossero non poco.
"E non hai voglia di scoprirlo?" battendo la mano violentemente sul bracciolo.
Troppo violentemente, con la mia forza sovrumana stortai una guarnizione.
La guardai spalancando gli occhi per un istante, poi distolsi lo sguardo sperando che non se ne accorgesse.
"Scoprire se chi ti ha fatto credere di essere finito si sbaglia? Scoprire se puoi ancora essere grande?" con gli occhi improvvisamente infuocati nei suoi.
"Ho visto il tuo sguardo mentre guidavi.." ormai parlavo a ruota libera, ignorando i protocolli sulla conversazione "L'ho visto... ti sei lasciato andare, per un momento... hai dimenticato che porti una maschera di ghiaccio.. per un istante.." sentivo il battito del mio cuore accelerare e improvvisamente avevo caldo.
"Dimmi che non ti è piaciuto!" con voce accalorata, avvicinandomi a lui con aria di sfida "Dimmi che non vuoi prendere questa macchina.." parlando con un tono più calmo e caldo "Andare in pista..." senza distogliere gli occhi dai suoi "Accelerare, ancora e ancora... vedere fin dove riesci a spingerti.. portarla dove nessuno è mai arrivato, condurla dove e come solo tu sai di poter fare... sempre più veloce, sempre più lontano.. ancora e ancora.." avevo uno strano sorriso, un sorriso che non conoscevo.
"Dimmi che non è questo che vuoi.." proseguii, senza lasciare mai il suo sguardo "Dimmelo guardandomi negli occhi..." senza dargli possibilità di distogliere lo sguardo.
"Dimmelo e io me ne andrò..." sorrisi, un sorriso beffardo e indecifrabile "Non vedrai più me, la macchina, il centro.. potrai tornare alla tua vita.... Ma dovrai dirmelo qui, adesso, guardandomi negli occhi..".
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