L'uomo mascherato continuò a fissarla.
Stavolta negli occhi, col suo sguardo azzurro ed enigmatico.
“Se io fossi un assassino” disse a Gaynor “tu saresti già morta, non credi?” Sfiorandole i capelli chiari e lisci che l'umidità notturna aveva appena reso crespi. “No, non sei qui per morire... la tua fortuna, se saprai coglierla, sono i tuoi capelli... come la favola di Raperonzolo, ricordi?” Lasciò i suoi capelli. “Ma qui non verrà alcun principe a salvarti. La tua salvezza dipende solo da te... da quanto saprai essere disponibile e ragionevole...” era vicinissimo a lei.
A quel suo corpo nudo, appena velato da quella leggera seta che non riusciva e forse neanche doveva coprire più di tanto le sue forme.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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