Quella figura, inquietante e sinistra, stava là, fissandoli con quel suo ghigno malefico.
“Sali in macchina, Clio...” disse Guisgard “... avanti, salta su... subito!” Ed anche lui si avvicinò all'auto per salire.
Ma quella misteriosa e spettrale figura mutò l'espressione del suo volto.
Il ghigno sparì e la sua bocca si spalancò, così come anche gli occhi divennero minacciosi.
Allora proprio dalla bocca e dagli occhi fuoriuscirono getti luminosi che come saette raggiunsero Guisgard e Clio colpendoli in pieno.