“Beh, io conosco si e no un paio di ricette...” disse Guisgard guidando “... male che vada c'è un ristorante sotto casa mia, oppure possiamo sempre ordinare cinese se ci va.” Ridendo e facendo l'occhiolino a Clio.
Rapidissima l'auto bianca, ancora senza nome, sfrecciava per le strade di Capomazda City, mentre un cielo blu e bianco di nuvole si rifletteva sui vetri dei grattacieli.
Poco dopo, usciti dalla città, raggiunsero il Centro Meteorologico.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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