Sono felice, milady, che il mio dono vi abbia resa tanto felice

Domandate del mio volto?
Una volta, persomi in una selva lussureggiante, liberai da un otre un bizzarro spirito.
Affermava di essere un suddito del mitico Oberon, re delle fate.
Per ringraziarmi, disse che mi avrebbe fatto un dono inestimabile: un sogno.
E quale spazio è più adatto di una notte per immaginare e sognare ciò che non conosciamo?
Fatevi cullare dunque da questa fresca notte di Settembre e lasciatevi accarezzare dai sogni che essa vi donerà.
E se me ne darete il permesso, io visiterò questi vostri sogni, per riflettermi nel magico specchio, amica mia