Annuii a Menya, cercando di nascondere la mia insofferenza.
Tanto ero solo una macchina, no?
Perché avrebbe dovuto preoccuparsi delle mie emozioni?
Lei non lo sa..
Sospirai, era vero, e in quel momento avrei voluto che anche lui non sapesse.
Cercai di concentrarmi sull'auto.
Vero, un nome rendeva le cose reali, diceva mio padre.
Poi Agos ci aggiornò sulla situazione in città.
"Che sia la stessa macchina che seguiva noi?" Pensierosa "Cosa si sa di questi incidenti?".
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