10-09-2009, 16.27.21
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#4
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Viandante
Registrazione: 02-07-2009
Residenza: Castellamonte (Torino)
Messaggi: 75
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Citazione:
Originalmente inviato da Lord Fenner
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e poi fermarsi e magari osservare il mutare del cielo nella sua colorazione al momento del tramonto con il vento che sussurrava tra il casco e la visiera come in un canto di sirena, mi facevo cullare; è strano sono partito forse alla ricerca di me stesso in questa terra cruda ma bellissima, ed invece aver scoperto che non mi ero mai perso, ma avevo solo perso la mia reale dimensione delle cose, ossia osservare, sentire, provare, cose che tutti i giorni accadono intorno a me ma che con l'attenzione a dimensioni più artificiali della vita avevo perso di mira, per me è poter assaporare ora ogni piccola cosa che accade intorno a me, come un bambino per la prima volta osserva e prova il mondo che lo circolnda, ma con la differenza della consapevolezza di conoscerle le cose e di assaporare ancor meglio al loro importanza nell'infinitesimo piccolezza delle cose.
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Caro Lord Fenner, la mia risposta giunge un pò in ritardo ma solo ora ho letto con calma la vostra testimonianza.
Sono rimasta molto colpita dall'ultima parte del vostro racconto, dalle vostre riflessioni sul ritrovare la reale dimensione delle cose. Le vostre parole sono tanto vicine al mio modo di sentire che quasi sembra che mi abbiate letto nel cuore. Il vostro viaggio "catartico" è per me assimilabile a un percorso di vita che proprio ora sto iniziando, dopo aver toccato il fondo, dopo aver capito di non essere in grado di risalire a galla con le mie sole forze. Dopo la caduta libera sto cercando di tirare finalmente la corda del paracadute.
Il mio viaggio non è solitario (ho una "guida") e non è fisico, è piuttosto un ritorno al passato, un cammino a ritroso per cercare l'origine delle mie ansie e, allo stesso tempo, delle mie gioie. E in questo mio viaggio è proprio ciò che avete descritto così bene che mi sta aiutando più di ogni altra cosa: tornare ad assaporare l'importanza delle cose nella loro infinitesima piccolezza.
Sono lieta, in virtù di quello che mi avete raccontato di voi, che stiate riuscendo a ritrovare voi stesso. Vi sono vicina.
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Vivian
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