Guisgard guardò Clio quasi incredulo, persino scioccato.
Quell'impeto nel parlargli, quella lacrima, la rabbia e poi quel violento rossore.
Infine il folle battito del suo cuore.
“Si...” disse lui annuendo “... si, lo sento...” con la mano sul petto di lei “... ti... ti chiedo scusa...” fissandola “... scusami, non volevo mancarti di rispetto...”
Il suo cellulare ad un tratto suonò per un sms.
“Scusami...” a Clio, per poi leggere il messaggio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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