Ero sconvolta da me stessa, non avevo mai perso il controllo in quel modo.
Era strano, forse davvero folle e inquietante come aveva detto lui.
Ma il suo sguardo e le sue parole mi tranquillizzarono, così mi illuminai.
"Non fa niente..." con un sorriso dolce "Volevo solo che capissi.." dissi piano, tenendo la mia mano sulla sua.
Poi il cellulare vibrò di nuovo, e io mi chiesi chi lo stesse tormentando.
Tuttavia non dissi nulla, limitandomi ad annuire con un leggero sorriso.
"Vogliamo andare?" dissi poi "Iasevol sarà in pensiero...".
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