Quelle lunghe ore di passione, di impeto, di sesso sfrenato, di istintività, di virile dominio e tacita sottomissione.
Per lunghe ore quell'uomo senza nome e dallo sguardo azzurro, prese Gaynor più e più volte, facendola urlare di piacere misto a dolore.
La spinse oltre la falsa moralità, il puerile pudore dominandola ed amandola come nessun altro avrebbe mai potuto fare.
Sudati ed eccitati i due amanti furono una sola cosa per tutta la notte, assaporandosi con vogliosi e profondi baci, in un gioco di labbra e di lingue.
Gaynor a lungo si mosse su di lui, con quell'uomo che la teneva stretta per i fianchi, assaporando i suoi seni e facendola gridare come solo il padrone può fare con la sua schiava.
Una schiava di piacere e di amore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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